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Le Moire – Calabria

Vignaiolo

Le Moire Società Agricola a r.l. situata nel cuore della Calabria, l’azienda vinicola Le Moire da un’idea di Paolo Chirillo – storia di ritorno al Sud – produce vino in un ecosistema protetto dove il vento che risale la valle dal vicino Tirreno. Vigneti autoctoni Magliocco Dolce, Greco Nero, Mantonico e Pecorello ubicati intorno ai 400 m slm, su terrazze che degradano sul fiume Savuto, circondate da boschi incontaminati. 

“Il vino è uno strumento sociale, che ci aiuta a divenire più umani, a riscoprire la nostra identità e le nostre radici”.  

L’azienda del medico, vissuto negli Stati Uniti, in Piemonte e tornato nella sua terra d’origine, ha dieci anni ed ha puntato alla valorizzazione dei vitigni autoctoni come il Gaglioppo, il Magliocco e il Pecorello.

“L’imprinting di un nonno che alla tua nascita, dopo aver brindato al tuo arrivo, ti battezza sulle labbra con una croce di vino. Il dono dei ricordi di una infanzia felice. I tuoi figli che giocano con le formiche sul balcone di una grande città. La memoria di un impareggiabile remoto passato di una terra le cui genti chiamavano Enotri. Una terra madre che ha versato il nettare degli dei ai vincitori dei giochi olimpici, ai guerrieri di Sibari e Crotone, alle mense dei papi. Ed oggi, un urlo di sole che chiede riscatto.” – Paolo Chirillo.

Vigneti

Vigneti ubicati intorno ai 400 m. sul livello del mare, su terrazze che degradano sul fiume Savuto, circondate da boschi incontaminati. L’ecosistema “vergine” e il vento che risale la valle dal vicino Tirreno salvaguardano la salute delle viti e minimizzano l’uso degli agrofarmaci.
Gli sbalzi termici parossistici, dati dal vicino corso fluviale, intensificano gli aromi delle cultivar autoctone. L’esposizione prevalente al sole della sera (sud-ovest) favorisce una maturazione lenta e tardiva delle uve che attenua le asprezze tipiche dei vini del sud.

Sesti stretti con densità di impianto superiori ad ottomila piante ad ettaro, come in Calabria si fa da millenni; portainnesti a scarsa vigoria; spalliere basse, gestione manuale della pianta dalla potatura invernale alla raccolta. Ciò permette a ciascuna vite di limitare la produzione a pochi grappoli dolci, sani e profumati.

“Selezione manuale dei grappoli, lenta macerazione delle uve a temperatura controllata, soffice pigiatura con l’obiettivo di preservare la tipicità e la fragranza del frutto maturo.”

Le etichette narrative indicano il forte legame con la Calabria, con uno sguardo attento alla diversità ed all’inclusione.

Annibale, IGT Calabria, rosso. La memoria dell’elefante, la forza del conquistatore. In un punto, il fiume Savuto è sovrastato dal ponte romano di Annibale a Scigliano (CS), che faceva parte della Via Popilia, che collegavano l’attuale Reggio di Calabria a Capua.

Mute, DOC Savuto, rosso. Muta passione. In alfabeto Brille.

Shemale, DOC Savuto rosato. L’orgoglio dell’ibrido. “Perché questo vino lo ha chiamato Shemale?”. “Perché mio nonno diceva che il rosato non è carne né pesce”.

Zaleuco, DOC Savuto Bianco. La luce che fummo, dal nome del primo legislatore dell’occidente. 

TAG

Indicano alcuni elementi caratteristici, non esaustivi, che raccontano l’identità ed il buon lavoro che le aziende stanno facendo, in diversi ambiti.

I GENERAZIONE

Avviare un'attività in proprio è difficile, soprattutto nel settore del vino dove ci sono così tante variabili incontrollate. Questo tag identifica che per la cantina gli attuali proprietari e operatori sono anche i fondatori di prima generazione.

GREEN

Impatto agricolo e benessere per l'uomo. Questo tag indica che vitigni e cantina sono certificati da organizzazioni o associazioni indipendenti di terze parti, biologici, in conversione e si impegnano a rispettare la natura e le persone ad avere un impatto ridotto.

COMMUNITY

Questo tag valorizza l'aspetto comunitario dei proprietari o produttori di vino che approcciano diversamente al fare impresa nel mondo del vino: comunitario, diverity, inclusivo, generativo, formativo etc.

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