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MOCKTAIL la consapevolezza in un bicchiere

La consapevolezza in un bicchiere: i mocktails.

Mocktails? Forse volevamo dire cocktails?! No, capito intendevamo “mocktails”. Sono di moda nel settore della mixology New Yorkese, già da qualche anno, nei bar da New York e a Londra. Ma esattamente cosa sono?

Apprezzati dalle star americane e dal continente europeo ma poco conosciuti in Italia, la parola mocktail deriva dall’unione della parola mock, che in inglese significa inganno e la parola cocktail. In italiano suona come “cocktail fasullo” ma non sono altro che cocktail analcoli.

Uno dei primi drink analcolici è lo Shirley Temple inventato all’hotel Royal Hawaien di Waikiki in onore della bambina prodigio Shirley Temple, piccola stella del cinema americano degli anni Trenta, composto da granatina, ginger ale, ghiaccio e ciliegia al maraschino. La moda di creare mocktail nasce a Manhattan diversi anni fa, per poi arrivare a Londra ed in Italia.

Si tratta di una reinterpretazione dei classici cocktails a gradazione alcolica, come il Negroni, Virgin Bellini,  Shirley Temple, Spritz ginger, basilico e pompelmo, dove trionfano ingredienti come seltz, estratti, spezie ed erbe aromatiche di ogni genere. 

Il termine quindi vuole indicare un drink che solo esteticamente somiglia al classico drink alcolico ma può essere bevuto da astemi, da donne in gravidanza, da chi non può bere per motivi religiosi o per chi deve guidare. I mocktail sono l’alternativa ricercata ed elegante da gustare nei momenti conviviali degli apertivi o cene con gli amici. 

Il boom dei mocktail nasce, infatti, come risposta all’esigenza dei bevitori alla ricerca di gusti creativi, privi della componente alcolica ma stanchi delle solite alternative tra bevande gassate, sciroppi ricchi di zuccheri e succhi di frutta industriali.

Insomma, è un drink low-alcol al sapore di connessione e socializzazione con gli amici che riunisce tutti in un’esperienza di benessere.

Cosa sono effettivamente i mocktails?

L’attenzione sempre più verso il benessere ed il viver sano consumando prodotti  e salutari ed il bere moderato ha preso il sopravvento. Questo campanello d’allarme è stato captato dai bartender americani che hanno iniziato a sperimentare. Attualmente, sono presenti più di 50 tipi di mocktail, pensati per soddisfare i gusti anche dei bevitori incalliti.  Negli ultimi anni, la riscoperta della mixology di qualità ha lasciato spazio a drink sempre più equilibrati, pensati da bartender audaci, che con la loro creatività azzardano nella preparazione delle miscele con succhi, tinture e bitter ma anche di ingredienti naturali, freschi e di stagione come fiori e frutta fresca. La frutta è certamente la protagonista indiscussa dei mocktail, come anguria, ananas, lime, ciliegie, ma anche cetrioli, sedano e svariate verdure e piante come basilico e menta.

Come si preparano?

I mocktail sono miscelazioni prive di alcol frutto dell’audacia e della creatività del bartender, ottenute sostituendo la parte alcolica con  limonate o semplicemente acqua frizzante, acqua di cocco o tè verde e tisane. In questi drink sono utilizzati estratti e succhi di frutta e verdura di stagione, bitter fatti in casa. 

Esistono anche gli healthy mocktail varianti salutari quali detox, energizzanti o dimagranti, utilizzando  i famosi super food. E per i più estrosi che richiedono quel tocco in più sono previsti anche semi di chia, curcuma e zenzero.

I cocktail sono stagionali, cambiano a seconda delle stagioni e del momento.

La cultura del bere cambia paradigma: uno stile di vita trendy, un’immagine positiva legata all’assenza di alcool. Chi l’ha detto che si è cool solo con un Cocktail alla mano?

Che sia per te o per i tuoi ospiti, è sempre una buona idea mostrarsi aperto alle novità, come un mocktail divertente e rinfrescante.

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