Una cosa importante del mondo del vino è anche il servizio. Senza scomodare chi fa di quest’arte un mestiere, sappiamo tutti quanto sia difficile versare un buon bicchiere di rosso senza macchiare irrimediabilmente la tovaglia bianca. Una vera innovazione nel servire i vini è stata la semplicissima quanto significativa introduzione del drop stop (ferma goccia), ovvero il cosiddetto salva goccia. Il drop stop è un prodotto danese costituito da un disco in alluminio e plastica con un diametro di 7/8 cm che arrotolato si inserisce nel collo di qualsiasi bottiglia. La particolare conformazione di questo salvagocce fa sì che la goccia di vino non coli sulla bottiglia ma venga tagliata di netto.

E’ stata proprio una tovaglia bianca a sollecitare la mente del danese Brian Vang Jensen che, durante i festeggiamenti per l’ottantesimo compleanno di una sua zia, fece inavvertitamente cadere alcune gocce di vino su una bellissima tovaglia bianca ricamata, macchiandola irrimediabilmente. Fu così che ebbe l’idea di creare DropStop® un accessorio sufficientemente flessibile da essere inserito nel collo della bottiglia e aderirvi perfettamente così da interrompere il flusso del vino in maniera efficace da impedire lo sgocciolamento. Concepita e sviluppata l’idea, Brian decise così di brevettarla e avviarne la produzione.

Sicuramente meno estetico dei dischetti, ma ugualmente efficace come accessorio è un anello, generalmente realizzato in plastica, alluminio o acciaio esternamente, mentre all’interno presenta del feltro per assorbire le gocce di vino. Il suo utilizzo è abbastanza semplice, l’anello va inserito nel collo della bottiglia e va abbassato circa fino alla metà di esso. La sua efficacia sta nell’assorbire la goccia di vino quando scivola dal collo della bottiglia, evitando in maniera estrema ogni possibile sgocciolamento.